La Romagna è sufficiente alla felicità
Baldo Baldinini mi ha insegnato che un vermouth può non essere un vino cattivo truccato, può essere un vino buono incantato
Il mio Maestro Immobile abita dentro una poesia di Raffaello Baldini: “Ma viaggia tu, io sto bene dove sono, / che vengono da fuori, qui, poi c’è Sogliano, / Verucchio, Perticara, che non ci sono mai stato / a Perticara, neanche tu? ma allora / cosa vai a cercare in giro…”. Il mio Maestro Immobile abita addirittura dentro il cognome del grande poeta romagnolo, chiamandosi Baldinini, giusto una sillaba in più. Il mio Maestro Immobile, per gli amici Baldo, Baldo Baldinini, abita dentro l’Olfattorio, laboratorio proprio sopra la Santarcangelo di Baldini e senza muoversi di lì, nemico dei viaggi perfino più di me, è diventato il massimo vermuttista italiano (forse del mondo ma non posso giurarlo, il mondo lo bevo poco). Sono gli innumerevoli fiori, frutti, cortecce e radici che rendono sublimi i suoi vermouth a spostarsi, a raggiungere da ogni luogo del pianeta l’Olfattorio con vista su San Marino dove migliaia di tinture, estratti, olii essenziali, alcolati, idrolati, botaniche officinali, spezie riempiono altrettanti flaconi, vasi e bottiglie. Il mio Maestro Immobile è alchemico e monastico, si mostra pochissimo (di lui non esistono immagini se non di spalle) e produce pochissimo (vedo ora su Tannico che il Vermouth Rosso 721 è esaurito). Il mio Maestro Immobile mi ha confermato che la Romagna è sufficiente alla felicità e mi ha insegnato che un vermouth può non essere un vino cattivo truccato, può essere un vino buono incantato. “Ma allora / cosa vai a cercare in giro…”.