Il nord dimenticato di cui nessuno parla
Non è solo il sud a essere lontano e isolato. Se volete andare dove non va nessuno ecco alcuni posti spopolati
“Se ancora volete trovare qualcosa da guardare, andate dove non va nessuno”. Il mio maestro e fratello e quasi conterraneo Franco Arminio ha scritto una pagina che è un poema dell’Italia ermetica e mi dispiace che l’abbia scritta per un giornalone, il Corriere: e se poi qualcuno se ne accorge, del Pollino, di Sepino, di Irsina e del cimitero di Messina? Ma no, non legge nessuno, non c’è pericolo. E così rimarranno segrete le sue visioni e questa folgorante intuizione: “L’Aspromonte è molto più lontano da Milano di quanto non lo sia la Sicilia. Si può dire che l’Italia ha due grandi isole: la Sardegna e la Calabria”. Per forza di cose (vive in Irpinia) Arminio parla di sud. Ma esiste un nord altrettanto dimenticato, non altrettanto povero ma altrettanto abbandonato, spopolato e non instagrammato. Un nord meravigliosamente triste. Su un piccolo giornale posso dirlo senza timore di scatenare le folle: se ancora volete trovare qualcosa da guardare andate dove non va nessuno ossia a Casalmaggiore, a Biella, a Rovescala, a San Zenone Po, a Guastalla, a Porto Tolle.