Cari critici dell'arte, studiatevi la storia dell'arte
Lo spirito dell'arte soffia dove vuole, convenzioni e mode contano solo ai piani bassi mentre la grandezza può scaturire ovunque
Si studi la storia, maestra di distacco. Anche la storia dell’arte. “Artisti a Londra. Bacon, Freud, Hockney e gli altri” non è solo un libro editorialmente bellissimo, in quanto Saggio Einaudi: è un libro che insegna a evitare insulti, scomuniche e censure, cattive abitudini dell'arte come della politica.
Martin Gayford squaderna la grande pittura inglese degli anni Quaranta-Cinquanta-Sessanta e ricorda che anche allora, anche a Londra, pullulavano critici e artisti dediti al giudizio inappellabile, emesso in nome di una qualche magnifica e momentanea sorte. Ma lo spirito dell'arte soffia dove vuole, convenzioni e mode contano solo ai piani bassi mentre la grandezza può scaturire ovunque, dai figurativi come dagli astrattisti, dai dissacratori come dai celebratori, dai modernisti come dai passatisti, dai socialmente impegnati come dai politicamente refrattari… Si studi la storia dell'arte per scoprire quanto le gerarchie estetiche siano contingenti: e passerà la voglia di pugnare, di condannare.