La lezione sull'abbigliamento che si dovrebbe trarre dai giorni della merla
La tendenza genderless sta minacciando di rendere indistinguibili maschi e femmine e non può che causare ulteriore apatia sessual-riproduttiva
Dai giorni della merla anziché inutili considerazioni sul clima, che le nostre considerazioni non ascolta, si traggano più urgenti considerazioni sull’abbigliamento. La merla dei giorni della merla, infilandosi nel camino (come racconta la storia) per sfuggire al gran freddo, non diventò nera da bianca che era, bensì grigia da nera che era: istituendo così nella sua specie il dimorfismo sessuale. Oggi infatti vediamo merli neri col becco giallo e merle marroncine col becco idem, e di conseguenza abbiamo tre covate di merlotti all’anno. Perché il dimorfismo sessuale stimola l’attrazione e la riproduzione. Viceversa l’umana tendenza genderless, che a cominciare dalle sfilate Gucci, H&M, John Richmond, Balmain, Zara minaccia di rendere indistinguibili maschi e femmine, non può che causare ulteriore apatia sessual-riproduttiva. Si consideri l’uomo, l’uomo europeo alla moda, il più merlo di tutti.