Martin Amis, intellettuale dalla doppia morale
Lo scrittore indulgente per chi vede le pre-adolescenti come oggetti sessuali, intransigente su Trump
Anni fa Martin Amis scese in “guerra contro i cliché”, come recitava il titolo di una sua raccolta di saggi letterari. Oggi, con la nuova raccolta intitolata “L’attrito del tempo”, questa guerra dimostra di averla persa, svelandosi un cliché egli stesso. Sembra fatto con lo stampino: è di sinistra, anti-trumpiano, omosessualista, pluridivorziato... Ha una sola peculiarità evidente: lo sfrenato amore per Nabokov, la cui opera conosce a menadito. Grazie ad Amis ho scoperto che l’autore di “Lolita” ha scritto altri cinque romanzi “sulla depredazione sessuale di ragazzine”. Tutte dodicenni. Impressionante fissazione. “Gli scrittori amano scrivere delle cose a cui amano pensare”, ammette l’ammiratore. Analogamente, i lettori amano leggere delle cose a cui amano pensare e io che non amo pensare alle dodicenni eviterò Nabokov ancor più di quanto abbia fatto finora. Eviterò anche Amis, intellettuale dalla doppia morale: indulgente col romanziere che induce a guardare le pre-adolescenti come oggetti sessuali, inflessibile col presidente che adotta una strana pettinatura.