C'è una soluzione per il Salone del libro
Bisogna convincere gli scrittori e gli editori a bere di più. Solo così si può realizzare la variante della profezia di Isaia
Salmista, saggio Salmista, bisogna convincere gli scrittori e gli editori a bere di più. Evidentemente bevono troppo poco e bevono troppo poco perché sono irreligiosi e non ti leggono e non sanno che “il vino allieta il cuore dell’uomo”. Dunque sono sempre arrabbiati e al Salone del Libro si è scatenata una rissa inguardabile fra statalisti neri e statalisti rossi, nostalgici della repubblica sociale e propugnatori del socialismo reale. Un anti-sociale come me potrebbe anche girarsi dall’altra parte, se la sbrighino loro, ma purtroppo gli statalisti rossi, in quanto fazione più numerosa, sono pericolosi per tutti, vogliono fare l’esame del sangue agli scrittori e se nei risultati non trovano gli ismi preferiti si rischia il boicottaggio. Io voglio andare al Salone per portare la mia testimonianza di bevitore edonista e biblico, estremista dal punto di vista enologico (pro lambrusco, rossi frizzanti, rossi da bere freddi, vini rosa, vini da vitigni rari…), moderato dal punto di vista filosofico e caratteriale. A Torino voglio citarti, saggio Salmista, e dire che il vino, se copiosamente bevuto, può realizzare questa variante della profezia di Isaia 11,6: “Christian Raimo dimorerà insieme ad Alessandro Giuli; Michela Murgia si sdraierà accanto a Francesco Giubilei; Zerocalcare e Francesco Borgonovo pascoleranno insieme”.