Proteggete gli italiani, non gli storioni
Il libro di Bregola, “archeologo del presente”, che ha vissuto sette mesi in una casa galleggiante ormeggiata alla Canottieri di Felonica (Mantova)
“Poi a un certo punto sono arrivati i caprioli”. Non in montagna ma sulle rive del Po avviene “l’invasione dei caprioli, iniziata nel 2010” raccontata da Davide Bregola in “Fossili e storioni” (Avagliano). Ora che l’acqua è pulita, non per via della depurazione ma dell’estinzione delle industrie, sono tornati anche gli storioni. “Un tempo c’erano i lupi, i cinghiali e i daini. Ritorneranno”. Bregola, “archeologo del presente”, anatomopatologo della Bassa desertificata, ha vissuto sette mesi in una casa galleggiante ormeggiata alla Canottieri di Felonica (Mantova), dormendo su una branda richiudibile, bevendo cattivi liquori in bar che stanno chiudendo per sempre, osservando i dintorni lombardi, veneti, emiliani. Ex ceramiche. Ex raffinerie. Ex cascine. Ex cartiere. Ex negozi. Ex scuole. Ex mobilifici. Ex zuccherifici. Ex paesi dove se appare un bambino state sicuri che parla arabo. Ex Italia, dunque. Non si proteggano gli storioni, non ne hanno più bisogno: si proteggano gli umani italiani.