Cinque orgasmi
L’omosessualità trionfante non è solo l’abbandono dell’uomo da parte della donna e della donna da parte dell’uomo: è l’abbandono di Dio
Porco agosto 2. Forse perché è agosto, il più porco dei mesi, ma un’amica mi scrive una mail di propaganda saffica: “Il volatile ha poco tempo per volare e dunque bisogna fare in fretta. Al contrario l’amore fisico tra due donne può prolungarsi per tutto il tempo che si desidera, è molto più rilassante ed è possibile raggiungere più orgasmi durante un solo rapporto”. Grazie dell’informazione, rispondo. Prego, puntualizza lei: “Oggi sono stati cinque”. Da perversione per poetesse il lesbismo sta diventando di massa ed è un altro risultato del divorzio fra congiunzione e riproduzione. Ammesso che nell’Europa morente la riproduzione interessi ancora a qualcuno, da quando per diventare madri non sembra esserci più bisogno dei padri l’erotica faccenda si è ridotta a competizione sportiva. Che un uomo non può vincere: c-i-n-q-u-e orgasmi? Si sta avverando Romani 1,26: “Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura”. L’omosessualità trionfante non è solo l’abbandono dell’uomo da parte della donna e della donna da parte dell’uomo, uno sterile rinchiudersi dei sessi: è l’abbandono di Dio. E senza Dio l’uomo può durare, folleggiare, cicaleggiare per tutto un divertentissimo porco agosto. Poi, per le persone e per le nazioni, arriva l’inverno.