Il Sinodo delle Amazzoni
E' naturale che da comunità religiose dirette da donne se ne partano gli uomini, magari in direzione di comunità religiose dirette da bei preti con la barba
Dall’Amazzonia è naturale che arrivino le Amazzoni, donne guerriere. Non più cavallerizze discinte, come vuole la classica iconografia, ma suore con velo abbastanza regolamentare. Eppure, anche loro, vergini facinorose. Forse eredi delle indigene sudamericane che terrorizzarono gli esploratori europei del sedicesimo secolo coi loro costumi efferati (praticavano il cannibalismo e il femminismo). E così, grazie al Sinodo delle Amazzoni, l’adunanza che nei voti degli organizzatori dovrebbe segnare il passaggio dal cristianesimo al panteismo, scopriamo che le suore della foresta celebrano battesimi e matrimoni e pure mezze confessioni che diventeranno intere se prevarrà la linea di Hummes, compiaciuto del “gran numero di donne che oggi dirigono le comunità in Amazzonia”. Il cardinale scardinante vuole dunque (notare il lessico manageriale, antispirituale) “un ministero adatto alle donne dirigenti di comunità”. Dall’Amazzonia è naturale che arrivino le Amazzoni: è altrettanto naturale che da comunità religiose dirette da donne se ne partano gli uomini, magari in direzione di comunità religiose dirette da bei preti con la barba, sì, gli ortodossi.