Cosa resterà di questi anni Dieci?
Gli anni Ottanta furono molto autoconsapevoli, vennero malinconicamente riepilogati da Raf e magistralmente anticipati da “L’anno che verrà” di Lucio Dalla. L'ultimo decennio sembra ignaro di sé stesso
Cosa resterà di questi anni Dieci? Sto citando la canzone di Raf di Sanremo 1989, l’ultimo festival dell’ultimo decennio di benessere e sovranità nazionale (il trattato di Maastricht venne firmato nel ’92). Gli anni Ottanta furono molto autoconsapevoli, vennero malinconicamente riepilogati da Raffaele Riefoli (coautore decisivo Giancarlo Bigazzi) e magistralmente anticipati da “L’anno che verrà” di Lucio Dalla, 1979. Gli anni Dieci sembrano ignari di sé stessi. La canzone che ha inaugurato il decennio di declino economico e cognitivo è “Fame un spritz” di Sir Oliver Skardy. Ma senza volerlo. E manca la canzone-riepilogo: qualcuno la scriva (per fare pulizia, raccogliere le cose scadute come i windsurf, Reagan e Gorbaciov per Raf, chiudere tutto dentro lo scatolone dei ricordi e guardare con occhi nuovi il decennio che arriva).