Altro che democratico. Caro Ascanio Celestini, il coronavirus è un nazi-darwinista
L’attore romano è convinto che il virus colpisca senza distinzioni. Eppure non è affatto così: discrimina anagraficamente, è sessista e pure classista
Quel comunista di Ascanio Celestini ha messo fuori un video intitolato “Il virus democratico”. L’attore romano vi si dimostra convinto, con un compiacimento perfino peggiore della dizione, che il virus colpisca senza distinzioni: compagno Corona. Non è affatto così. Eccome se distingue, il virus. Innanzitutto discrimina anagraficamente, come sanno anche i muri. Poi è almeno in parte sessista, colpendo gli uomini più delle donne, accidenti. Inoltre è classista. La quarantena sarà mica uguale per tutti: trascorrerla in una villa con piscina riscaldata o in un bilocale con vista sul cavedio è molto diverso. Chi passeggia nel parco privato si starà preoccupando per le perdite in Borsa ma nel soggiorno con angolo cottura si teme la perdita del lavoro, ed è peggio. I fumatori hanno più del doppio delle possibilità di ammalarsi rispetto ai non fumatori, e quasi tutti gli appartenenti all’élite non fumano. E per i casi gravi? Gli ospedali delle regioni povere sono meno attrezzati di quelli delle regioni ricche, e poi i malati sono tutti uguali ma alcuni sono più uguali degli altri: per Trump o per Xi un respiratore lo si troverebbe sempre, magari negandolo a un connazionale di rango inferiore. Insomma il coronavirus è un nazi-darwinista: se un comunista influente lo scambia per un sincero democratico ci si domandi quale idea di democrazia abbiano, ancora oggi, i comunisti.