Ho trovato finalmente un libro antifemminista (ma non è ancora quello che cercavo)
Legga "La via degli uomini" di Jack Donovan chi pensa che il cinghiale alla griglia non basti a stabilire l’indispensabile differenza sessuale
“Gli uomini occidentali hanno rinunciato alle imprese individuali che ne permettono la realizzazione personale e barattano questo tipo di realizzazione con lavoretti tranquilli ma non soddisfacenti presso grandi aziende in cui gli uomini sono semplici formiche e le donne lavoratrici più brillanti. Man mano che le donne acquistano influenza politica e finanziaria, gli uomini rinunciano alla loro sovranità in casa, diventando semplici contadini di regine capricciose e castranti che possono invocare l’ascia dello Stato nel momento in cui si sentono messe in discussione o minacciate”. Ho trovato finalmente un libro antifemminista ma non è ancora il libro antifemminista che cercavo: Jack Donovan, autore de “La via degli uomini” (Passaggio al Bosco), è un americano tatuato, palestrato, cameratesco, forse manesco, certo convinto della necessità di far parte di una gang maschile. Io i gruppi di maschi li evito con cura e però concordo con Donovan quando disdegna una “mascolinità virtuale e palliativa” fatta di videogiochi e fantacalcio, birra e barzellette sconce. Lui pensa a una mascolinità materiale fatta di guerra, io che sono un moderato preferisco quel surrogato della guerra che è la caccia, anzi, essendo pure pigro, restio alle levatacce, tendo a farmi bastare quel surrogato della caccia che è il mangiare cacciagione. Chi legittimamente pensa che il cinghiale alla griglia non basti a stabilire l’indispensabile differenza sessuale, legga pure il libro di Donovan, ma stia attento a non ferirsi: taglia.