Ho gli stessi gusti di Woody Allen
Anch'io apprezzo le champagne comedies girate su terrazze panoramiche. Altro che i film distopici di oggi
Ho gli stessi gusti cinematografici di Woody Allen, anzi, ho gli stessi gusti del Woody Allen anni Quaranta, come ho scoperto leggendo la sua ricca e ben scritta autobiografia “A proposito di niente” (La nave di Teseo): “Da ragazzo i miei film preferiti erano quelli che chiamavo champagne comedies. Mi piacevano le storie che si svolgevano in attici dove dall’ascensore si entrava direttamente nell’appartamento, i tappi volavano e uomini raffinati che pronunciavano dialoghi spiritosi flirtavano con donne bellissime che giravano per casa con vestiti che oggi si userebbero per un matrimonio a Buckingham Palace”. Ecco perché ultimamente andavo pochissimo al cinema e oggi non vedo nulla che passi sugli schermi piccoli e piccolissimi. Nemmeno gratis voglio vedere film distopici (in una distopia già ci vivo), film pieni di zombi (già sono circondato da tizi con la mascherina), film con malati, handicappati, psicopatici, precari, falliti, film rigurgitanti violenza oppure “bollette e cartelle esattoriali” (da una scheda RaiPlay)… Non bevo champagne ma sarei disposto a transigere pur di godermi film girati su terrazze panoramiche con lei che somiglia a Mirna Loy e lui che veste come Cary Grant: “Tutti bevevano in continuazione e nessuno vomitava. Nessuno aveva il cancro, i tubi non perdevano…”.