Buona festa, San Camillo!
Tu che eri meridionale saprai che in Italia l’antimeridionalismo serpeggia ancora. Ma quelli che lo praticano non sanno niente
San Camillo, tu eri meridionale (gli abruzzesi di oggi si figurano centrali, ma ai tuoi tempi Bucchianico faceva parte del Regno di Napoli, mica del Granducato di Toscana) e saprai che in Italia l’antimeridionalismo serpeggia ancora. Quando non prende forma di esplicita ostilità prende forma di degnazione, se non di compatimento: questi meridionali poveri e arretrati… Molti settentrionali considerano l’onomastico un costume meridionale, come dire qualcosa di assurdo e pittoresco. Non sanno nulla, chiaro. Non sanno che quando l’Italia era cristiana il compleanno veniva ignorato tanto al Sud quanto al Nord: sia perché prima delle moderne anagrafi il giorno della propria nascita spesso era sconosciuto, sia perché prima della presente deculturazione tutti portavano il nome di un santo in calendario e tutti festeggiavano quel giorno lì, legandosi all’eterno anziché alla propria effimera biologia. Dunque se oggi l’onomastico è festeggiato in prevalenza al Sud è solo perché sotto il Tronto il cristianesimo sta evaporando un poco più lentamente. Buona festa a te e auguri a me, san Camillo!