Preghiera
La peggiore canzone dell'estate 2020
Una rassegna di dischi candidati a diventare tormentoni musicali di stagione. Jovanotti e Tiziano Ferro, Alessandra Amoroso e Boomdabash. Il meglio del peggio è ...
Tutto è grazia, anche le code in autostrada. Mi hanno permesso di ascoltare tantissima radio e di riconoscere la canzone più brutta dell’estate. “Balla per me” di Tiziano Ferro e Jovanotti? No, il disgusto che mi suscita è innanzitutto extra-musicale. “Non è vero” dei The Kolors? No, rifare il Pino Daniele anglo-napoletano era impossibile, se non altro ci hanno provato. “Centro di gravità permanente” di Biagio Antonacci? No, il testo (ovviamente non suo) è tanto forte che anche lo scarsissimo arrangiamento per venti-trenta secondi si sopporta.
“Soul Mama” di Zucchero? Sembra altre dodici o centoventi canzoni di Zucchero, però “lei m’ama / anche se qui tutto frana” coglie l’attimo. “La canzone dell’estate” di Luca Carboni? No, pur sembrando anch’essa una autocover, oppressa inoltre da tastieracce putrefatte, per venti-trenta secondi sa avvelenare di nostalgia. “50 Special” di J-Ax? No, anche se greve e sgraziata, la risparmio in memoria della leggerezza e della grazia dei Lunapop che furono. “Guaranà” di Elodie? No, la canzone è un obbrobrio ma la cantante è una delizia, almeno. Inoltriamoci dunque in the horror, nel profondo dell’apocalisse musicale…
“Karaoke” di Alessandra Amoroso e Boomdabash è lo spavento completo, testuale e musicale, e un insulto al sud: la Puglia come ritardo (il karaoke faceva già schifo negli anni Ottanta), il Salento come Caraibi d’imitazione. Eppure assegno il titolo di peggiore canzone dell’estate 2020 a “Per fare l’amore”, Le Vibrazioni, perché per dire la penetrazione “fare l’amore” è perfino peggio di “scopare”, da tanto è fasullo, flaccido, anti erotico.
“Per fare l’amore” fa venire voglia di castità e questo per una canzone dell’estate è il fallimento supremo.