La sfilata di Dior a Lecce è un grosso spot antimaschio
Perdonate l'arcivescovo della diocesi salentina, tutto preso a trasformare il sacro in turismo
Maria, perdona l’arcivescovo di Lecce perché non sapeva quello che faceva quando ha autorizzato l’uso di piazza Duomo per la sfilata di Dior. Monsignor Seccia non sapeva che sulle bellissime luminarie sarebbero state collocate dall’artista Marinella Senatore minacciose scritte antimaschio e sottilmente antimariane. “La differenza per le donne sono millenni di assenza dalla storia”: chi legge questa frase può pensare che tu sia polvere da duemila anni, o che tu non sia una donna, che tu non abbia sconfitto i turchi a Lepanto, che tu non sia apparsa a Lourdes, che tu non sia Mater Ecclesiae, Virgo potens, Auxilium Christianorum, dunque presentissima nella storia oltre che nei nostri cuori (in quello dell’arcivescovo non so, tutto preso a trasformare il sacro in turismo, la curia in apt, i preti in figuranti per i post pagani dei Ferragnez).