Black lives matter (La Presse)

Preghiera

Black lives matter a Ferrara

Camillo Langone

La ricerca di una camera d'albergo, e di un ristorante, si trasforma in una scelta politicamente impegnata. E difficile

Dovendo dormire a Ferrara cerco una camera in via delle Vigne e la trovo su Airbnb, multinazionale invasionista ma fa lo stesso, ho fretta e via delle Vigne è una delle vie più belle di Ferrara e del mondo, solo che mentre prenoto spunta un loro annuncio a favore di Black lives matter, gli attivisti antibianchi: stavolta è troppo, io sono di carnagione abbastanza chiara, non volendo finanziare la mia discriminazione lascio perdere e cercando meglio trovo la stessa camera su un altro sito.

 

Dovendo mangiare a Ferrara, ed essendo chiuso il Cà d’Frara, mio ristorante ferrarese preferito, penso di prenotare in un locale che non nomino perché la libertà di espressione non sta evaporando solo a Hong Kong. Quando sto per chiamare noto sullo schermino la scritta “LGBTQ friendly”.

 

Che caspita significa? Non esiste ristorante italiano che rifiuti un tavolo a due uomini o a due donne: dunque, in concreto, di cosa si tratta? Forse nei ristoranti così contrassegnati se due uomini o due donne si baciano i camerieri si mettono ad applaudire? Siccome in pubblico non bacio nemmeno persone dell’altro sesso, prenoto altrove. Catechisti della dissoluzione, non mi avrete.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).