Peggio della censura di destra c'è solo la censura di sinistra
Il sistema dell’arte era ed è progressista e reagiva alla censura conservatrice con gli anticorpi della fierezza, mentre la censura endogena non è nemmeno in grado di riconoscerla
“Da ragazzo, negli anni Settanta, combattevo per principio contro chiunque mettesse a rischio la mia libertà d’espressione. Allora le restrizioni arrivavano dagli ambienti più conservatori…”. Luca Beatrice in “Arte è libertà?” (Giubilei Regnani) scrive la storia dell’arte censurata mostrando che prima i censori erano, per intenderci, di destra e adesso sono, sempre per intenderci, di sinistra. “Nel terzo millennio i maggiori censori arrivano dagli ambienti accreditati come i più progressisti. Accademici, direttori di museo, intellettuali… Gli ultimi a difendere la libertà d’espressione e di immagine sono rimasti i conservatori”. Ci si convinca che la censura di sinistra è molto peggio, molto più nociva: il sistema dell’arte era ed è di sinistra e dunque reagiva alla censura di destra con gli anticorpi della fierezza mentre la censura endogena non è nemmeno in grado di riconoscerla e rischia di soccombere come soccombe il malato il cui sistema immunitario non riconosce le proprie cellule tumorali.