Splenda a Massimiliano Galliani l'oro perpetuo
Il “Po d’oro” e il nostro cuore di tenebra
È morto a 37 anni, da Raffaello in poi un’età pericolosa per gli artisti, ma il suo “Po d’oro” continua a splendere nel Padiglione d’Arte Contemporanea a Ferrara: davvero vita brevis, ars longa. Appena vidi la grande tela con il fiume in foglia d’oro e la pianura di vernice nera pensai a “Cuore di tenebra”: “Ma c’era un fiume, un gran fiume, che sulla carta sembrava un immenso serpente dritto, con la testa nel mare, il corpo strascicante lontano sopra un paese vastissimo e la coda perduta nell’ignoto”. Sono debitore a Massimiliano Galliani di questa intuizione potente, di questo brivido, visione inquietante che forse riporta al tempo in cui l’intera valle del Po era coperta da foreste e paludi, come ancor oggi il cuore dell’Africa, o forse ci proietta verso un futuro post-pandemico e post-umano: non soltanto le persone, anche le civiltà durano troppo poco. Splenda a Massimiliano Galliani l’oro perpetuo.