Preghiera
Se non torno a Potenza, la colpa è di certa musica
In Terra d’Otranto ho il problema di evitare gli interlocutori che ascoltano i Boomdabash. A Salerno, quelli che ascoltano Rocco Hunt. Nel basso Lazio, Calcutta. Il sud è afflitto da una torma di cantanti macroregionali
Che riesca a dimenticare la colonna sonora del libro di Sergio Ragone, “Una mancanza perfetta”. Proprio su queste pagine ho scoperto che consiste in Brunori e Capossela, e avrei preferito non saperlo. Perché il romanzo è ambientato nella mia Potenza e io a Potenza manco da tantissimo tempo, temendo delusioni, e adesso si è aggiunta la paura di incontrare persone che davvero ascoltano Brunori e Capossela. Sono un ragazzo sensibile, tutto mi ferisce: per instaurare rapporti ho bisogno dell’idem sentire che comprende anche l’idem ascoltare.
In Terra d’Otranto ho il problema di evitare gli interlocutori che ascoltano i Boomdabash. A Salerno ho il problema di evitare gli interlocutori che ascoltano Rocco Hunt. Nel basso Lazio ho il problema di evitare gli interlocutori che ascoltano Calcutta. Il sud è afflitto da una torma di cantanti macroregionali, variamente pittoreschi e tendenzialmente poco dotati, che al di là delle forti differenze stilistiche producono un risultato comune: inchiodano il sud a sé stesso. Profumano di statalismo, sussidi, pizze nel cartone. E ostacolano il mio ritorno a Potenza.