Preghiera
L'ortoressia è la nuova liturgia
Vegetariani, odiatori dei mangiatori di salsicce. Ormai il cibo è un argomento religioso: dimmi ciò che (non) mangi e ti dirò in che cosa credi
La mia amica stilista non si capacita della crescente percentuale di modelle vegetariane, dopo gli scatti non sa mai dove portarle a mangiare. I miei amici allevatori di maiali invece lo hanno capito il motivo dei prezzi suinicoli calanti (crollanti, se non fosse per l’onnivora Cina): le masse intolleranti di vegani nativi e maomettani sbarcati che nel giro di una generazione metteranno i mangiatori di salsicce in minoranza. Il cibo è argomento squisitamente religioso: dimmi ciò che (non) mangi e ti dirò in che cosa credi. L’ortoressia è la nuova liturgia, al ristorante e al supermercato consente compunzioni che manco Santa Teresa del Bambin Gesù. Pertanto non si deduca lo stato dell’apostasia dalla pur raccapricciante serie horror ambientata in Vaticano, grande set della controtestimonianza cattolica, bensì dall’afflusso al bancone dei salumi: finché si affetta c’è speranza, e un ricordo benché vago della fede nel Cristo Liberatore che tutto mangiava e tutto esortava a mangiare (Marco 7,19).