Preghiera
Che bel buffet gargantuesco è la rivista Pantagruel
In oltre 900 pagine "di filosofia del cibo e del vino" ho riconosciuto i discendenti di Rebelais
Sommo Rabelais, stendi la tua umanistica protezione su Pantagruel, la rivista edita dalla Nave di Teseo che è un buffet gargantuesco, 950 pagine di “filosofia del cibo e del vino” (io chiaramente mi sono tuffato nel reparto vino). Sommo Rabelais, concedi la tua esagerata attenzione in special modo ad Antonio Capaldo che vi descrive una prodigiosa vigna di Aglianico, a Taurasi in Irpinia, antichissima e altissima (tre metri), monumento vegetale che adesso vorrei visitare. Ad Antonio Rezza che in un pezzo intitolato “Cirrosi mia fatti capanna” fantastica sopra un vino laziale con linguaggio a te prossimo: “I miei genitori si dissetano con un vino inconcepibile, molto forte, si chiama Cacchione ed è originario del mio paese, la città di Nettuno. Per quanto denso e corposo fa fatica a scivolare nel bicchiere, è talmente forte che stordisce in pochi sorsi, non ho mai capito se gli scatti d’ira di mio padre quando perde a carte siano dovuti alla sconfitta o al Cacchione che fermenta dentro”. E infine a David Riondino che intona una ballata alcolica e anticlassica: “Fammi addormentare senza vomitare / verso un’altra vita. / Questa non mi basta, ce ne vuole un’altra, / questa è già finita”. Sommo Rabelais, riconosci i tuoi discendenti, sangue del tuo sangue, vino del tuo vino!