Era così per Nietzsche, e anche Costanza Miriano dice qualcosa di simile, sebbene con toni diversi. Non sarà la prova che Dio esiste, ma dimostra che la realtà è uguale per tutte le persone intelligenti
Capisco che sia difficile da credere, ma in Nietzsche ho ritrovato Costanza Miriano. In “Ecce homo”, per la precisione, letto nella nuova edizione Bur con traduzione e introduzione del grande nicciologo Sossio Giametta. In passaggi come questo: “La lotta per la parità è addirittura un sintomo di malattia: ogni medico lo sa. Ogni donna in effetti, e quanto più è donna, si oppone con mani e piedi ai diritti in genere; lo stato di natura, l’eterna guerra fra i sessi, le conferisce già di gran lunga il primo rango”. Secondo Nietzsche la donna si realizza con la maternità e le femministe (o come si chiamavano allora) prima che nemiche degli uomini sono nemiche delle madri e di coloro che vorrebbero esserlo. Sebbene con toni molto diversi, Costanza dice qualcosa di molto simile. Non sono certo che tale imprevedibile analogia sia una prova dell’esistenza di Dio, notoriamente capace di scrivere dritto su righe storte (quelle del filosofo tedesco sono storte parecchio). Ma sono certo che dimostri come la realtà sia uguale per tutte le persone intelligenti, anche se molto differenti tra loro.
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