Preghiera
L'irrilevanza di un Papa eretico
C'è un solo autore, nella valanga di libri su Dante, che sia al contempo uno studioso del cristianesimo antico e un cristiano, se non antico, antichizzante: Leonardo Lugaresi. Nel suo ultimo libro c'è una notazione preziosa davvero
“L’idea di un Papa eretico non sconvolge Dante più di tanto. Non gli casca il mondo addosso, non mette in crisi la fede”. Leggo l’ultimo libro di Leonardo Lugaresi perché, nella valanga di libri su Dante che sta travolgendo il povero lettore, è l’unico, a mia scienza, il cui autore sia al contempo uno studioso del cristianesimo antico e un cristiano, se non antico, antichizzante. Non un parassita di Dante, dunque, ma un parente di Dante. Il suo “Andare all’Inferno (e uscirne)” meritava una copertina meno confusa perché la notazione sull’irrilevanza di un Papa eretico è preziosa davvero. Il sommo poeta, spiega Lugaresi, sbatte Papa Anastasio II all’Inferno (undicesimo canto) senza entrare nei dettagli, senza dare particolare peso alla cosa, come fosse soltanto un piccolo incidente di percorso. Possa anch’io considerare insignificante, ai fini della fede, un Papa eretico.