Preghiera
Pittori trapassati
Questi tempi di ridotta mobilità sociale sarebbero l'occasione per scoprire nuovi artisti nostrani, invece c'è chi non fa che sponsorizzare il solito capolavoro
Può darsi che Gianni Morandi cantasse già ai tempi dell’affare Dreyfus, e si consideri contemporaneo di Van Gogh, ma perché visitare adesso la mostra “Monet e gli impressionisti” e farlo sapere in giro ottenendo ventimila “mi piace” da cliccatori fermi pure loro al tempo delle donne col parasole? Rimanendo in regione, rispettando le pandemiche regole, avrebbe potuto ammirare la mostra di Enrico Robusti al Labirinto di Fontanellato, “La pittura iperproteica” (titolo bellissimo, anche perché è mio). Ossia una mostra inedita con quadri freschi di un artista vivo anziché la milionesima rassegna con tele sbiadite di pittori trapassati. Robusti per giunta è artista emiliano, anzi arciemiliano proprio come Morandi: e dunque, al posto delle ninfee, ci sono rane fritte e cocomere… Può darsi che Gianni Morandi cantasse già ai tempi dell’affare Dreyfus, ma certamente, grazie a Dio, canta ancora oggi: solidarizzi coi pittori di oggi.