Preghiera
Se "pesciaiola" è un insulto
Per tutta la vita Marina Quadrelli, detta Mina, ha fatto sessanta chilometri al giorno, con sei figli da allevare e sulla testa il pesce ancora vivo da vendere
Stavo leggendo la storia di Bellaria, in cerca di informazioni sullo scrittore Alfredo Panzini che nella località romagnola abitò a lungo, in una casa vista mare oggi museo. E trovo, puro caso, informazioni sulla vita delle pescivendole del passato. Una di queste si chiamava Mina e la nipote la ricorda così: “Ogni notte andava da Bellaria a Cervia a prendere il pesce pescato da suo marito che stava nel capanno sulla spiaggia di Cervia, dove la pesca era più ricca. All’alba, sempre a piedi, lo portava sulla testa a vendere al mercato di Rimini. Faceva sessanta chilometri al giorno, con sei figli da allevare”. Tutti hanno già parlato degli insulti radiofonici del professore universitario Giovanni Gozzini all’indirizzo di Giorgia Meloni, fra i quali “pesciaiola”. Io non parlo, non posso parlare meglio del virgolettato su Mina la pescivendola. Saluti da Bellaria.