preghiera
La Parola è terribile e (giustamente) inopportuna
Dopo Ceronetti, dopo De Luca (lasciamo stare), finalmente i Salmi tradotti da un credente
Finalmente un libro giusto per la quaresima: i “Salmi” tradotti da Davide Brullo (Aragno). Finalmente i Salmi tradotti da un credente (Ceronetti non lo era, o lo era in modo molto vago, ed Erri De Luca lasciamolo proprio perdere). Finalmente, nuovamente, la terribile e inopportuna Parola di Dio. Ancor più inopportuna dopo il viaggio papale in Mesopotamia, durante il quale Bergoglio ha definito la violenza un tradimento della religione, di qualsiasi religione: e però i Salmi, che appartengono a più religioni essendo stati scritti o comunque firmati da Davide, re d’Israele, antenato di Gesù e Santo cattolico (si festeggia il 29 dicembre), sono spesso violentissimi. Ancor più terribile, la Parola, dopo la traduzione di Brullo: “Puniscili Dio”, “Domina sulla porcilaia dei popoli”, “Dio è una minaccia”, “Disintegri le nazioni”, “Yhwh è il dio della paura”, “L’angelo di Yhwh li falcia”, “Inghiottili Potente”, “La morte li afferri / vivi li risucchi”, “Umiliali Dio”, “Smembra i loro fianchi”, “La tua rabbia li travolga”… Forse il più violento è il Salmo 137 che perfino io evito di virgolettare: andatevelo a leggere, se ne avete il coraggio. Qui mi limito a pregare insieme ai due Davide il Salmo 3: “Salvami Dio / spacca i denti ai malvagi”.