preghiera
Meglio le nonne analfabete dei No vax con la laurea
Almeno loro erano sapienti e sarebbero arrivate in pellegrinaggio a piedi per inginocchiarsi a Santa Rita da Cascia. Come ha fatto il generale Figliuolo: solo un miracolo ci salverà dall'antivaccinismo
Santa Rita, mi ha commosso vedere Francesco Figliuolo inginocchiarsi a Cascia, davanti al tuo corpo, e dunque affidarti la campagna vaccinale. Purtroppo però tale gesto sembra confermare il sospetto che l’immunità di gregge sia nel novero delle cose impossibili: statistiche a parte, continuo a incontrare persone che il vaccino non l’hanno fatto e non lo vogliono fare, no e poi no. E magari sono persone che bevono o che si drogano o che si impasticcano: nelle loro vene entra di tutto tranne i 30 microgrammi di Rna immunizzante. Santa Rita, dopo aver visto Figliuolo pregarti ho pensato ai nostri comuni avi lucani: cosa avrebbero dato per avere dei vaccini! Ho pensato in particolare alle nostre nonne che a Cascia ci sarebbero venute a piedi pur di ottenere la guarigione dei loro figli malati, all’epoca in cui i vaccini non esistevano o scarseggiavano. Erano nonne analfabete e dunque sapienti mentre i no vax sono spesso laureati e dunque saccenti, superstiziosi come cavernicoli. Ho pensato a mia nonna Lucia che da vecchia ancora piangeva al pensiero di suo figlio Francesco, per tutti Franchino, paralizzato e poi ucciso dalla poliomielite… Santa Rita, piango anch’io mentre ti affido anch’io il caso disperato dell’antivaccinismo.