preghiera
Nell'armadio di una parigina non troverete mai il brand
Astenersi dalle firme dozzinali, a costo di acquistare, per le attività sudaticce, una felpa azzurra tinta unita, senza logo, 95 per cento cotone 5 per cento elastan, italiana anzi pugliese anzi barlettana, dal nome italiano, prodotta in Romania
“Quello che non troverete mai nell’armadio di una parigina: il brand”. Così parlarono Anne Berest, Caroline de Maigret, Sophie Mas e Audrey Diwan (vincitrice dell’ultimo Leone d’oro) in un manuale di stile di qualche anno fa. Nemmeno nell’armadio mio. Nemmeno dietro l’anta dedicata ai capi per attività sudaticce. Per pedalare al parco cercavo felpe blu tinta unita, senza logo, 100 per cento cotone, italiane, dal nome italiano, prodotte in Italia. Volevo tanto, lo so. E dai e dai ho trovato, addirittura in un negozio fisico, felpe blu tinta unita, senza logo, 100 per cento cotone, francesi, dal nome americano, prodotte in Portogallo. Sapendo che il meglio è nemico del bene, le ho comprate. Ma poi, mai soddisfatto, ho cercato altrove e ho trovato stavolta su un sito una felpa azzurra tinta unita, senza logo, 95 per cento cotone 5 per cento elastan (vabbè), italiana anzi pugliese anzi barlettana, dal nome italiano, prodotta in Romania. L’ho comprata tosto: una felpa barlettana! Nel settore patriottismo c’è ancora margine per migliorare, chiaro, però posso continuare a mostrare il mio guardaroba con una certa fierezza: non troverete mai nel mio armadio un brand.