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La fine del principe Carlo modello di stile: ha patrocinato la follia climatista

Camillo Langone

Alla conferenza sul clima, il Windsor che fino al giorno prima poteva essere un ambientalista moderato se non innocuo, paesaggistico, ha usato un vocabolario da invasione della Polonia: "Il mondo deve mettersi in una disposizione di spirito bellica". Snobbare le cravatte con il suo marchio

Preghiera a chi per Natale intende regalarmi una cravatta: non siano Daks né Gieves & Hawkes né Turnbull & Asser. Sono le cravatte inglesi col royal warrant di Carlo d’Inghilterra, strisce di seta o lana che in primavera, ammirando il funerale di Filippo, desideravo tanto ma di cui ora posso fare a meno. Non pensiate sia diventato repubblicano, sono sempre il solito monarchico. Monarchico industrialista, però. Purtroppo Carlo, alla conferenza sul clima di Glasgow, ha patrocinato la follia climatista. Il principe elegante che fino al giorno prima consideravo un ambientalista moderato se non innocuo, paesaggistico, ha usato un vocabolario da invasione della Polonia: “Il mondo deve mettersi in una disposizione di spirito bellica, da ultima spiaggia, di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici. Abbiamo bisogno di una campagna in stile militare”. Di fronte a questa dichiarazione di guerra al mio (relativo) benessere, alla mia (residua) libertà, cravatte di altre marche, grazie.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).