preghiera
Che coraggio Harvey Mansfield, a scrivere di virilità contro il genere interscambiabile
Il libro del vecchio professore di Harvard, pubblicato qualche anno prima della pandemia, sembra scritto ora: il covidismo proprio sulla virilità si è abbattuto, infantilizzando sudditi che non aspettavano altro
Si ammiri la virilità dimostrata da Harvey Mansfield nello scrivere “Virilità” (Liberilibri), 420 pagine indispensabili contro la società sessualmente neutra, la fatiscente società occidentale che pretende uomini e donne intercambiabili. Mansfield, vecchio professore di Harvard, ha dimostrato quel coraggio che è una caratteristica della virilità. Pubblicato qualche anno prima della pandemia sembra scritto ora, siccome il covidismo proprio sulla virilità si è abbattuto, infantilizzando sudditi che non aspettavano altro. “Le persone ossessionate dalla propria salute non sono virili perché preferiscono un’esistenza più lunga alla vita breve ma ricca di eventi di cui Achille offre un nobile esempio”. Non che io mi paragoni all’eroe omerico (non sono un eroe nemmeno intellettuale) ma ecco uno dei motivi del mio odio verso la mascherina: mi mostra pusillanime. Un uomo può avere paura ma deve evitare di mostrarlo, specie se il pericolo è statisticamente modesto. Lo Stato leviatanico non tollera il vir: Mansfield spiega come Hobbes trasformi la psicologia umana, come nella sua società, che è poi la società odierna, “tutti hanno il dovere di dimenticare la propria virilità e diventare socievoli, o sensibili, o relazionali, o non virili”. Tutti hanno il dovere di diventare donne.