preghiera
Chiedo perdono a Franco Maria Ricci per non riuscire a visitare la sua mostra
Il 30 gennaio chiuderà l'esposizione a Palazzo Pigorini a Parma. Sommo cultore della bellezza, grafico, editore, collezionista, chissà cosa avrebbe pensato di un accessorio dozzinale come la mascherina
Franco, perdonami, non sono ancora riuscito a visitare la mostra a te dedicata che si svolge a Palazzo Pigorini (Parma) e temo di non riuscirci più, aspettavo che togliessero le restrizioni ma in Italia il Padreterno è stato sostituito dalla Pandemia Eterna e ormai è chiaro che l’obbligo di mascherina rimarrà ben oltre il 30 gennaio, giorno di chiusura di “Franco Maria Ricci. I segni dell’uomo”. Io verso la mascherina ho una forte avversione spirituale e una grave allergia estetica. La bellezza salverà il mondo, fa dire Dostoevskij al principe Myškin: la bellezza, non la mascherina. E mi sembra incoerente, quasi offensivo, visitare la mostra di colui che della bellezza fu sommo cultore (come grafico, come editore, come collezionista, infine come reinventore del labirinto) con un accessorio talmente dozzinale da essere diventato un doodle di Google, dove ogni lettera del logo planetario ha la sua mascherina zelante. Ma alla tua mostra non rinuncio del tutto, vado spesso davanti a Palazzo Pigorini per ammirarne la facciata potentemente allestita con le gigantografie dei tuoi libri al posto delle finestre: il libro su Wildt, il libro su Tamara de Lempicka, il libro su El-Fayyum… Ispirami sempre, Franco.