preghiera
Onore al primo dei nuovi goliardi e al suo Corteo del Sacro Siero
È Guido Damini, Maestro del Carnevale che ha ideato e organizzato con altri giovani la sfilata, esortando a "convertirsi a nostra salutar religione col magico siero della pandemica iniziazione"
In Quaresima onoro un Maestro del Carnevale perché non ne posso più di questa necrofilia, di tutte queste commemorazioni (Dalla, Pasolini, sabato anche Kerouac) relative a personaggi che considero giganti e che però considero morti. Guido Damini è vivissimo, fra l’altro nel mio Catalogo dei Maestri (ho un Catalogo dei Maestri, l’amico lettore dovrebbe saperlo) risulta il più giovane in assoluto, essendo nato a Cremona nel 1995. E’ un mio vanto: sono capaci tutti di riconoscere i vecchi maestri, io sono capace di riconoscere i maestri più giovani di me. Damini è uno storico, tiene rubrica su Radio Deejay ed è innanzitutto l’ultimo dei goliardi o, forse, il primo dei nuovi goliardi. Per Carnevale ha ideato e organizzato con altri giovani studiosi il Corteo del Sacro Siero, processione del culto covidista: il vescovo-inquisitore aveva la maschera di Speranza; il filosofo pentito, ai ceppi, aveva la barba e dunque era Cacciari; il tabernacolo conteneva il siringone del Sacro Siero... A Venezia e poi a Milano hanno sfilato recitando il Credo in Unum Sierum, esortando a “convertirsi a nostra salutar religione col magico siero della pandemica iniziazione”. Nulla di più divertente dai tempi dell’Armata Brancaleone (la prova su YouTube). Sia lodato Guido Damini maestro di satira e di libertà.