preghiera
Imparare da Alfredo Panzini lo scetticismo verso le iniziative emergenziali
Un letterato neutralista e panciafichista da leggere in "Diario sentimentale della guerra": la guerra è la Prima guerra mondiale, "sentimentale" è un sinonimo di "intimo". Il libro era obsoleto già un secolo fa, oggi è incredibilmente attuale
“Qui, a Bellaria, se ne parla appena della guerra, come di una cosa che avviene in un altro pianeta”. A scrivere è Alfredo Panzini, un mio antenato ovvero un letterato neutralista e panciafichista che leggo in “Diario sentimentale della guerra”: la guerra è la Prima guerra mondiale, “sentimentale” è un sinonimo di “intimo”, Bellaria è la località balneare romagnola oggi nota come Bellaria-Igea Marina. Temo che al presente non basti vivere a Bellaria per non sentir parlare di guerra ma questo vecchio libro, ripubblicato tempo addietro da Pendragon e abbastanza obsoleto già un secolo fa (Panzini era un notevole misoneista), risulta incredibilmente attuale. Come in questo passaggio che alimenta un sano scetticismo verso qualsivoglia iniziativa emergenziale presa in qualsivoglia epoca da qualsivoglia autorità: “Quell’intelligente municipio di Rimini ha qui, per Bellaria, stabilito il calmiere… per le uova. Due uova, tre soldi. Non si trova più un uovo al mercato. I contadini le lasciano marcire, piuttosto!”.