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preghiera

Sia riconsacrato il Campovolo profanato dalle femministe

Camillo Langone

Il palcoscenico preferito da Luciano Ligabue, massimo esempio di Vir Padano, è stato invaso sabato da cantanti in comizio contro la violenza di genere. Dunque, nel loro determinismo senza scampo, contro il genere maschile

Sia riconsacrato il Campovolo di Reggio Emilia, profanato sabato dalle femministe in concerto (con femministi annessi, al guinzaglio). Il Campovolo, per chi lo ignorasse, è il tempio della differenza sessuale in musica, essendo il palcoscenico prediletto di Luciano Ligabue che ci ha appena organizzato uno dei suoi maxiconcerti. Il cantante correggese è il massimo esemplare di Vir Padano, uomo dai nervi molto ben protesi, predicatore di Genesi 1,27 grazie alla voce baritonale e alle parole perfette rivolte alla donna “che ti tiene fra le sue tette / un po’ mamma un po’ porca com’è”. Invece Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini (insieme ai collaborazionisti Diodato, Brunori Sas, Tommaso Paradiso...) hanno comiziato contro la violenza di genere e dunque, nel loro determinismo senza scampo e senza luce, contro il genere maschile. La Nannini indossava una maglietta con scritto “La femminilità è una trappola”, slogan lanciato da Simone de Beauvoir contro la natura e contro il creatore della natura, Dio... Sia riconsacrato il Campovolo di Reggio Emilia, con una cover ligabuesca del capolavoro di Vecchioni: “Voglio una donna donna / donna con la gonna”.

  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).