La statua dedicata a Manuela Arcuri a Porto Cesareo (Ansa)

Preghiera

L'immagine della Puglia traballa? Una soluzione

Camillo Langone

Il turismo pugliese soffre per i prezzi alti e per i servizi non sempre all'altezza, e i residenti si possono lamentare delle strade e dei furti. Ma per salvare il territorio si può inziare rimuovendo due opere scultoree di dubbio gusto

Modesta proposta per il rilancio dell’immagine pugliese. Quest’estate per la prima volta la Puglia turistica ha cominciato a traballare: colpa dei prezzi troppo alti? Dei servizi troppo bassi? Non saprei, non sono un turista, non ho mai fatto un giorno di vacanza in vita mia, non sono mai atterrato a Palese né a Brindisi, non ho mai usufruito di stabilimenti balneari, non sono mai entrato in un trullo che non fosse di parenti o amici, sulla Puglia ho un punto di vista da semiresidente, trovo terribili l’asfalto (le strade di Andria sembrano bombardate), il primato dei furti d’auto (più che a Napoli), il numero di sparatorie (a Cerignola, a Marina di Lesina…)… Per l’asfalto ci vorrebbero più soldi, per i delinquenti ci vorrebbero nuove leggi e nuovi giudici: campa cavallo. Ma qualcosa si può fare, qualcosa che costa pochissimo: buttare in mare le due statue che deturpano la costa altrimenti magnifica ossia l’orribile statua di Manuela Arcuri a Porto Cesareo e l’agghiacciante statua di Lucio Battisti a Torre Squillace, appena inaugurata. Non sono sicuro che basti ma sono sicuro che l’immagine della Puglia ne trarrebbe giovamento.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).