Preghiera
Guai a fermare l'ottimismo di Jovanotti
A forza di polemiche e cavilli, i naziambientalisti trasformeranno la festa di Lorenzo Cherubini nel Jova Stadium Party. E c'è da ricordare che gli stadi, ai tiranni, non dispiacevano affatto
Pensavo che Jovanotti avesse sbagliato a chiamare econazisti gli ambientalisti. Non perché fra ambientalismo e nazismo scarseggino i nessi: il comune panteismo, la stessa vocazione totalitaria, l’individuo sacrificato a grandi ideali collettivi, l’animalismo di Goering e Himmler, il vegetarianesimo del Führer... Ma perché in questi anni disgraziati abbiamo più che mai bisogno del Jovanotti positivo, del ragazzo fortunato, dell’ottimista incrollabile. Ora temo che dai e dai, a forza di polemiche e cavilli, gli strapperanno le spiagge, gli impediranno di organizzare le sue piccole Woodstock balneari, e lo costringeranno a cantare negli stadi come fanno tanti suoi colleghi senza idee. E ora ricordo che gli stadi, luoghi di concentramento, sono sempre stati una passione dei tiranni, da Domiziano a Pinochet. Passando ovviamente (si vedano i film nazinazisti di Leni Riefenstahl) per Hitler.