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Alla fine dell'estate, ecco la canzone (e il video) dell'estate

Camillo Langone

“Sacatela” dei francesi La Femme suona come un goliardico sberleffo al discorso moralista-miserabilista di Macron sulla fine dell’abbondanza

Alla fine dell’estate il video dell’estate. Forse pure la canzone più bella dell’estate: “Sacatela” dei La Femme. Gruppo francese, di Biarritz e pertanto con dna aristocratico-balneare, testo spagnolo in cui è facile immaginare doppi sensi, ritmo che direi brasiliano siccome mi ricorda il capolavoro dei Tribalistas, costumi del conte piemontese Francesco Mocchia di Coggiola qui anche attore (è quello con lo shaker) per una festa di giovani dandy che ci danno dentro con l’alcol, tra le terrazze, i bikini, le piscine di Nizza.

    

     

“Sacatela” esce in contemporanea col discorso moralista-miserabilista di Macron sulla fine dell’abbondanza e suona come un goliardico sberleffo, a cui mi associo. Voglio anch’io festeggiare non sobriamente, irresponsabilmente, in Costa Azzurra o altro litorale ameno, con amici in completo di lino e amiche dalle carni lattee, munite di grandi cappelli, ventagli, grandi occhiali Carrera. A Dio piacendo, l’estate prossima (e lo shaker lo porto io, sono bravo coi cocktail).

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).