Preghiera
Vengo accusato di essere clericofascista. Niente di più sbagliato
L'istruzione universitaria femminile ha contribuito alla denatalità, lo dicono i demografi. E rispondo: antifascista lo sono grazie ai libri di storia, mentre anticlericale lo sono a causa di Papa Bergoglio
Lo storico settario e binario, manicheo, Alberto Melloni mi dà del clericofascista e per giunta (aveva bisogno del sovrappiù maramaldesco, clericofascista non gli bastava) pensa di liquidarmi definendomi “uno che scrisse che la scolarizzazione femminile ha contribuito alla denatalità”, così invece sottolineando la mia devozione alla realtà: perché davvero l’istruzione universitaria femminile (non tanto la scolarizzazione, l’istruzione universitaria) ha contribuito alla denatalità, come sanno tutti quelli che ne sanno, ossia i demografi da cui ho tratto il dato. Mentre clericofascista è il contrario della realtà, essendo io anticlericale e antifascista. Anticlericale grazie a Papa Bergoglio, autocrate feroce e capriccioso, che mi ha convinto dei pericoli del potere temporale e di un clero impiccione. Antifascista grazie ai libri di storia (lo stesso scaffale che mi ha reso anticomunista, antisocialista, antistatalista, anti “Fratelli tutti”, tutte variazioni sul tema) e tale fino al punto di giustificare Piazzale Loreto, grazie a Franca Valeri che poco prima di morire, in un’intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo, si disse ancora favorevole alla terribile esposizione del cadavere di Mussolini, con motivazioni che trovai valide. E così dal malevolo Alberto Melloni mi è giunta la buona occasione per precisare un po’ di cose.