preghiera
Viva Verdi? Viva Sgarbi!
Forse oggi bisognerebbe gridare “Viva S.G.A.R.B.I.”, Sovrintendente Galante Artistico Romantico Bravissimo Italiano. Perché Sgarbi, consapevole di andare contro il senzafrontierismo dominante, ha osato sollevare la questione del sovrintendente straniero della Scala
Preferisco la musica strumentale al melodramma (troppa enfasi per un oraziano tranquillo come me) e però so bene che l’opera è un peculiare prodotto nazionale, e che lirica e patriottismo sono spesso legati a doppio filo. Non per nulla durante il Risorgimento si gridava nei teatri “Viva V.E.R.D.I.”, Viva Vittorio Emanuele Re D’Italia. Forse oggi bisognerebbe gridare “Viva S.G.A.R.B.I.”, Sovrintendente Galante Artistico Romantico Bravissimo Italiano… Perché Sgarbi, consapevole di andare contro il senzafrontierismo dominante, ha osato sollevare la questione del sovrintendente straniero della Scala. Accolto da fischi prevedibili, emessi da una psicologia analizzata da Arbasino tanto tempo fa: “Sono i complessi coloniali / degli italiani eterni provinciali. / Invocazioni / continue di intromissioni / e invasioni di stranieri / contro i propri avversari”. Un francese come il sovrintendente Meyer è straniero piuttosto relativamente. Dunque non trovo terribile che guidi la Scala: solo leggermente coloniale, tutto qui.