Gloria Campaner (Ansa) 

preghiera

Le parole inautentiche della pianista Gloria Campaner, a partire da Santa Sara

Camillo Langone

Una santa protettrice di viandanti e di nomadi? Mi dispiace ma il racconto mi puzza di apocrifo. Non che il resto sia meglio: la musicista parla di “Karma”, “periodo sabbatico”, “comfort zone”, “palestra per le emozioni”, “hub creativo”, “impegno umanitario”

“Santa Sara, protettrice di viandanti e di nomadi” come ti ha definito, intervistata dal Giornale, Gloria Campaner, la pianista classica che sta con Alessandro Baricco: non sapevo della tua esistenza, sapevo soltanto della Sara di Abramo, e anche adesso ho molti dubbi. A parte la Campaner, che porta sempre con sé una tua statuetta, ti sono devoti gli zingari francesi secondo i quali eri una serva delle Tre Marie ma il racconto, perdonami, puzza di apocrifo... Apocrife, inautentiche, mi sono suonate tutte le parole pronunciate dalla bella pianista, strepitosamente dozzinali: “Karma”, “periodo sabbatico”, “comfort zone”, “palestra per le emozioni”, “hub creativo”, “condivisione”, “impegno umanitario”, “bellezza interiore”... Ovviamente Baricco è il suo “compagno”. Ovviamente fa yoga. Ovviamente pratica il “digiuno intermittente”. Ha suonato “Toccata e fuga in re minore” di Bach ma pure “Imagine”, la canzone nichilista di John Lennon, e apprezza Lady Gaga. Santa Sara, ammesso tu esista, mi concederai che tutto questo sincretismo è cacofonico. Anche perché è un sincretismo di massa: nell’Italia ex cattolica, dove non credendo più in Cristo si crede a qualsiasi cosa, le Gloria Campaner sono milioni. E mi rattrista che la musica classica abbia smesso di produrre elitismo: Gloria Campaner adora lo spritz! Quanto Schumann sprecato.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).