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preghiera

Si rimpicciolisce il cervello, a non mangiare carne

Camillo Langone

“Il consumo di carne è una componente del nostro retaggio evolutivo significativa quanto il nostro cervello così grande (cresciuto di dimensioni in parte proprio grazie al consumo di carne)”, scrive Vaclav Smil in "Come funziona davvero il mondo"

Che mi si perdoni l’insistere con “Come funziona davvero il mondo” di Vaclav Smil (Einaudi). Davvero sono convinto che la conoscenza di questo capolavoro di realismo, del realismo scientifico, del realismo statistico, dovrebbe essere il prerequisito per ottenere la licenza di parlare in pubblico. Non hai letto Smil? Allora taci, vai al bar, posta la foto del gatto, porta a spasso il cane. Ma taci. Il libro dell’espertissimo ceco-canadese per noi carnivori è una pacchia: “Il veganesimo rappresenta uno spreco di preziosa biomassa”. Ambientalismo e animalismo ne escono a pezzi: “Il consumo di carne è una componente del nostro retaggio evolutivo significativa quanto il nostro cervello così grande (cresciuto di dimensioni in parte proprio grazie al consumo di carne)”. Ne risulta una religione (sì, una religione: non per nulla Elly Schlein parla di “conversione” ambientale) i cui fedeli hanno scelto di rimpicciolirsi il cervello, e pretendono di rimpicciolirlo a tutti. Per sopravvivere a questi fideisti lo si faccia ancora crescere, l’encefalo: con salsicce, scetticismo, statistiche e Smil.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).