Nicolas Poussin, "Il vitello d'oro" (Wikipedia)

preghiera

Odio le feste atee di primavera

Camillo Langone

Le feste politiche, le feste partigiane, le feste di fazione, le feste-manganello sulla testa di chi non festeggia... Sono una raffica, altari innalzati a idoli, divinità fittizie

Amos, profeta Amos, oggi cominciano le feste atee di primavera, le feste politiche, le feste partigiane, le feste di fazione, le feste-manganello sulla testa di chi non festeggia... Sono una raffica: l’8 Marzo, il 25 Aprile, il 1° Maggio, il 2 Giugno. Da uomo libero le ho sempre odiate una per una, per motivi specifici, e da lettore del tuo libro le odio tutte insieme perché so che Dio non le vuole: “Io detesto, respingo le vostre feste e non gradisco le vostre riunioni” (Amos 5,21). Dio attraverso di te ammoniva il popolo infedele che aveva innalzato altari agli idoli, a divinità fittizie: “Tutte cose fatte da voi”. Nelle feste atee di primavera vengono idolatrate tutte cose fatte da loro, cose contundenti di volta in volta scagliate contro i maschi, contro gli elettori di destra, contro i liberisti, contro gli antistatalisti... Amos, profeta Amos, segnalami al Signore Dio che ha in mano il terribile setaccio del giudizio, pregalo di risparmiarmi, ricordagli che non ho mai regalato un mazzo di mimose.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).