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La destrosità di Battisti? Ma se è vera! Si capisce dai testi

Camillo Langone

Le parole di Mogol non potevano non essere condivise da Battisti, ed erano politicamente assai eloquenti. “La collina dei ciliegi” profuma di Nietzsche, il Nietzsche superomista dello Zarathustra

Alla radio sentivo Pino Strabioli ed Ernesto Assante scandalizzarsi per l’insistere di alcuni sulla destrosità di Lucio Battisti: “Follia!”. Ragione, invece. Strabioli di Battisti ne sa molto e Assante ne sa moltissimo (sul cantante di Poggio Bustone ha appena pubblicato una corposa biografia) e questo dimostra quanto scrisse Eliot: informazione e comprensione sono cose diverse. L’ideologia rende ciechi e a volte pure sordi. Infatti Strabioli durante il programma si è smentito da solo, senza accorgersene, facendo ascoltare due canzoni con testi (di Mogol, ma che non potevano non essere condivisi da Battisti) politicamente assai eloquenti. Prima “La collina dei ciliegi” che profuma di Nietzsche (il Nietzsche superomista dello Zarathustra) lontano un miglio. E poi “Una giornata uggiosa”, con quel desiderio di “gente giusta che rifiuti d’esser preda / di facili entusiasmi e ideologie alla moda”: ovvero come concentrare in due soli versi un manifesto di moderatismo, conservatorismo e anticomunismo.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).