preghiera
Sesso e religione sono stati aboliti, lo dice bene Gurrado nel suo romanzo
"Atto di dolore" è sul genere del metaromanzo. Ma io sono un uomo semplice: non mi attirano i meccanismi ma i risultati, non mi attirano le trame, mi attirano le frasi. E qui ce ne sono alcune clamorose
“Chi vuoi che voglia sentir più parlare di sesso e di religione, saranno stati temi buoni massimo fino al 2006: la religione ormai è tramontata mentre il sesso non vuole farlo più nessuno...”. Lo scrive Antonio Gurrado in “Atto di dolore” (Wojtek Edizioni), un romanzo sul genere del metaromanzo (c’è un personaggio che si chiama Antonio Gurrado, viene da Gravina in Puglia, ha studiato a Modena, ha insegnato a Oxford, vive a Pavia, scrive sul Foglio). Ma io sono un uomo semplice, amante del facile, non mi attirano i meccanismi, mi attirano i risultati, non mi attirano le trame, mi attirano le frasi. E qui ce ne sono alcune clamorose come, sul medesimo argomento, questa: “Il sesso e la religione sono stati simultaneamente aboliti da Papa Francesco, nel momento in cui ha detto che nemmeno lui può giudicare cosa fa la gente a letto”. E’ talmente vero, tragicamente vero, che io quando scrivo cerco di essere sempre meno erotico e sempre meno mistico. Per essere sempre più contemporaneo. Come dire sempre più amputato. (Comunque il romanzo di Gurrado è pieno di eiaculazioni: salutare contraddizione, felice anacronismo).