Dalla locandina della mostra "Arte e letteratura nel nome di Roberto Longhi"

preghiera

Fra cent'anni, come sarà la mostra “Arte e letteratura nel nome di Vittorio Sgarbi”?

Camillo Langone

“Arte e letteratura nel nome di Roberto Longhi. Bassani, Pasolini, Testori” è una mostra alla Biblioteca Ariostea di Ferrara, da un’idea di Sgarbi. Piena di lettere e cravatte, cose che in futuro sarà impossibile esporre

Quante lettere e quante cravatte nella mostra e dunque nel catalogo “Arte e letteratura nel nome di Roberto Longhi. Bassani, Pasolini, Testori” (Biblioteca Ariostea di Ferrara, da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Francesca Bini e Alessandro Gnocchi). Come faranno fra cent’anni i curatori di “Arte e letteratura nel nome di Vittorio Sgarbi”? Lettere non ce ne scambiamo più. Le cravatte siamo ormai in pochi a metterle. E comunque la documentazione fotografica è destinata a perdersi. Le foto digitali di noi sgarbiani dureranno meno delle foto cartacee dei longhiani: svaniranno nei server. Dunque, nel 2123, nelle vetrinette dell’Ariostea cosa caspita esporranno? Non intendo immalinconirmi oltre e per distrarmi passo dalle vetrinette ferraresi al mio armadio: voglio una cravatta a righe orizzontali come quella sfoggiata da Bassani mentre conversa con Testori. E’ nel catalogo: era il 1961, erano alla presentazione di un libro di Longhi... Sembrerebbe una cravatta di maglia, forse di lana, le righe hanno larghezze diverse, i colori non si capiscono ma si capisce il netto contrasto. Voglio una cravatta così. Poi magari riscrivo “Gli occhiali d’oro” e rifondo “Italia Nostra”.

  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).