preghiera
Leggere Bassani per capire che le istituzioni culturali sono una questione di caporali e caporalato
Storico delle dottrine politiche, uno degli autori più antistatalisti su piazza, Luigi Marco Bassani nel pamphlet “Tolleranza” se la prende con gli intellettuali, cortigiani che hanno accettato di sottoporsi a un “lungo processo di addomesticamento”
“Oggi è il disciplinamento dei chierici in un mondo senza Dio a essere il problema cruciale del potere”. “Tolleranza” (Liberilibri) è il pamphlet di Luigi Marco Bassani su un’idea nata in Occidente che in Occidente sta morendo. Storico delle dottrine politiche, uno degli autori più antistatalisti su piazza, Bassani se la prende subito con gli intellettuali, cortigiani che hanno accettato di sottoporsi a un “lungo processo di addomesticamento”. Accettando il conformismo hanno accettato di essere meno liberi della media, siccome “solo la classe intellettuale e politica è sottoposta alle occhiute attenzioni della polizia del pensiero”. Hanno accettato, in pratica, di essere meno intelligenti della media. Altrimenti, fossero più acuti, meno smussati, non potrebbero lavorare nelle università (“i centri nevralgici per la diffusione delle ideologie”) e nelle altre istituzioni culturali pubbliche o parapubbliche. Ecco spiegato il presente, repellente fenomeno del “disciplinamento dei chierici da parte dei chierici”. Sia ringraziato Bassani per aver mostrato, in poche pagine, come le istituzioni culturali siano innanzitutto una questione di caporali e caporalato.