preghiera
Turisti che disturbate le messe, per voi c'è un girone dell'inferno
In un santuario mariano affacciato sul Basso Adriatico il parroco ha sospeso le celebrazioni che riprenderanno in autunno, quando i vacanzieri saranno rientrati. Peggio dei saraceni
San Paolo, tu nella Prima lettera ai Corinzi elenchi le categorie che non erediteranno il regno di Dio: gli ingiusti, gli immorali, gli idolatri, gli adulteri, i depravati, i sodomiti, i ladri, gli avari, gli ubriaconi, i calunniatori, i rapinatori. Io, se posso permettermi, toglierei dall’elenco due o tre categorie e inserirei la categoria dei turisti. Perché costoro sono nemici della divina liturgia. In un santuario mariano affacciato sul Basso Adriatico il parroco ha sospeso le messe (l’ultima è stata domenica) che riprenderanno in autunno, quando i vacanzieri saranno rientrati. Perché il turismo che rende impossibile vivere nei centri storici rende impossibile perfino la celebrazione delle messe. In questa estate da record di presenze il piazzale del santuario pugliese è invaso dai turisti che parcheggiano, e le navate romaniche, già profanate nel 1480 dai saraceni, sono invase dai turisti, i nuovi infedeli, che fotografano e schiamazzano. Più non si può pregare, bisogna chiudere. San Paolo, qualcuno deve dirlo, lo dico io, chi impedisce l’apertura della casa di Dio merita di finire nella buca del diavolo.