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Che fatica, le parole di queste canzoni dell'estate

Camillo Langone

Vorrei farmi piacere "Italodisco" dei Kolors, “fare l’amore” mi scoraggia perché ho un problema con gli eufemismi. Temo che l’amore fisico sia inesprimibile

Il vittimismo di Madame, l’indifferentismo di Annalisa... Cerco scampo alle canzoni brutterrime dell’estate e mi imbatto in “Italodisco” dei Kolors. Il cantante Antonio Fiordispino è di Caserta, che è sempre una buona borbonica cosa, cita il mio amico Righeira, porta la cravatta e risulta di ben protesi nervi: insomma me la devo far piacere questa canzone. Ma con le parole faccio fatica. “Incazzare” mi dà fastidio, ho un problema col turpiloquio, e “fare l’amore” mi scoraggia perché ho un problema anche con gli eufemismi. Cerco l’esattezza bella che è difficile in prosa, figuriamoci in rima. Temo che l’amore fisico sia inesprimibile, non c’è il modo giusto a parte proprio l’espressione “amore fisico” (io la uso da quando la ascoltai in “Dimentica” di Raf). Temo che quasi sempre sia “meglio non dire”, citando Patty Pravo in “Pensiero stupendo”, brano che seduce non per esplicitazione ma per interpretazione. Del resto il gentiluomo gode e tace, mica canta.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).