preghiera
Una zia antistatalista e superliberale nel nuovo libro di Paolo Bianchi
È la protagonista di “La scomparsa di Maristella”: i personaggi del romanzo sembrano usciti da Houellebecq ma forse sono semplicemente milanesi: uomini e donne senza futuro che vanno alle mostre
Grazie zia. Grazie zia di Maristella ossia della protagonista di “La scomparsa di Maristella”, autore Paolo Bianchi, editore Bietti. I personaggi del romanzo sembrano usciti da Houellebecq ma forse sono semplicemente milanesi: uomini e donne senza futuro che vanno alle mostre. Gente che mangia nei ristoranti asian fusion. Ceto medio di mezza età, senza figli e con genitori a carico (siccome “più che la vita si è allungata la vecchiaia”). L’unica sana è la zia che vive a Santa Margherita Ligure: “Un posto con le luci intorno alle case che d’inverno sembra un Presepio, solo che al posto dei pastori ci sono i pensionati”. Zia anticovidista sebbene attempata che durante la pandemia esplode: “E’ ora di lasciare il posto, ora di abbassare l’età media. Gli stranieri hanno venticinque anni, anticorpi grossi come arance e non se la fanno sotto”. Zia antistatalista sebbene assunta dal Comune: “Sono una privilegiata della pubblica amministrazione. E’ come se mi avessero dato il reddito di cittadinanza”. Grazie zia, zia superliberale, zia capace di mostrare lo stipendio pubblico come assistenza e scrocco.